Scuole e università

1. La rinascita del XII secolo e le scuole

Dalla fine dell'XI secolo e il successivo, l'Occidente attraversò diversi fenomeni sociali: l'urbanizzazione, l'aumento demografico, lo sviluppo dei commerci. Assieme ai fenomeni sociali, c'era un rinnovato gusto per le lettere, l'arte e le scienze. Questo periodo viene considerata la rinascita dell'Europa. Oltre ai monasteri, cominciarono anche a nascere le scuole e poi le università.

2. Le scuole di Chartres e di San Vittore

Nelle scuole di Chartres e di San Vittore si insegnavano due arti distinte: le arti del trivium, in cui erano inclusi le discipline della grammatica, della retorica e della dialettica, e il quadrivium, in cui c'era l'aritmetica, la geometria, l'astronomia e la musica. Bernando di Chartres affermava che l'uomo, assimilando la tradizione in cui vive, era in grado di vedere e conoscere molto di più di coloro che lo hanno preceduto. Per assimilare le informazioni però era necessario studiare e imparare a memoria la lezione del giorno prima, affinché quella del giorno dopo potesse essere capita.

3. Il Didascalicon di Ugo di San Vittore

Ugo di San Vittore scrisse il testo più famoso sull'educazione: il Didascalicon. Si tratta di una testimonianza della cultura del periodo, dell'interesse per l'essere umano e del fondersi del cristianesimo e del platonismo. L'autore vuole insegnare a leggere, guardando anche alle Sacre Scritture, alle opere dei Padri della Chiesa e a Platone, e considera lo scopo dell'educazione l'acquisizione della sapienza. Fornì le basi per l'insegnamento e l'organizzazione degli studi, ma testimoniò anche il rinnovamento culturale e la volontà degli uomini a dedicarsi allo studio e al sapere.

4. Le prime scholae

Presso ogni chiesa cattedrale già negli inizi del XIII secolo si disponevano le nomine dei maestri per l'istruzione dei chierici e studenti privi di mezzi gratuitamente. L'insegnamento della grammatica e della teologia erano assicurati.

5. Le scuole di grammatica e d'abaco

Dal XII al XV secolo il sistema scolastico europeo presentò molte differenze al suo interno. Molti Stati non avevano ancora delle università e c'era molta disomogeneità e incoerenza sul livello d'istruzione base. L'apprendimento della lettura, scrittura e del calcolo erano nelle case dello studente o del maestro, in ambienti ecclesiastici oppure luoghi appositi allo scopo. Gli studenti delle famiglie nobiliari e aristocratiche si istruivano a casa, ma per il resto c'erano le scuole di grammatica e di abaco. La scuola di grammatica erano distribuite tra città e campagna, dove l'analfabetismo era diffuso. Le scuole erano private e con la licenza del vescovo da maestri. Le scuole di abaco, invece, forniva l'insegnamento di calcoli elementari, che era un'esigenza per una contabilità più precisa e affidabile.

6. Le università

Le università segnarono profondamente la cultura. Erano degli organismi nuovi nel campo di studio e dell'insegnamento superiore che nacquero dalle scuole cattedrali. Con la loro nascita la trasmissione della cultura passò dai remoti e isolati monasteri alle città, che offrivano migliori condizioni di vita. Questi luoghi erano rivolti non solo alla formazione del clero, bensì anche ai laici. Le prime università sorsero a Bologna, Parigi, Montpellier e Oxford all'inizio del Duecento. Le figure essenziali erano gli studenti e i maestri. C'era un rettore, che si occupava dell'organizzazione degli studi e della vita interna e veniva eletto fra gli studenti. I professori, invece, erano figure con piena autorità sugli allievi e avevano in mano gli organi direttivi. Con le università, inoltre, si determinò una corporazione con una propria struttura interna e personalità giuridica. Era in grado di agire autonomamente e di vantare diritti e privilegi nei confronti dell'autorità e nei rapporti con le altre parti sociali. Per esempio, potevano reclutare i docenti, darsi propri statuti, regolare gli studi e darsi norme di comportamento. Questa loro autonomia legava tra loro i membri dell'istituzione.


Foto di GennaroBologna - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=72781608


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