Lo sviluppo sociale

Lo sviluppo sociale riguarda la capacità di interagire con gli altri, di costruire legami stabili, di fare propri regole, valori, simboli della società di appartenenza.

Nella sfera sociale si possono individuare alcune fasi:

  1. I primi due anni: il bambino è un essere sociale, che instaura relazioni significative con figure anche diverse dalla madre, e a cui è facile interagire con un adulto rispetto ai pari.
  2. Dai 2 ai 6 anni: il bambino instaura rapporti più estesi grazie anche alle occasioni offerte dalla scuola con attività ricreative.
  3. Tra i 6 ai 11 anni: la scuola rappresenta una discontinuità con un inizio di una serie di richieste, la richiesta di competenze sociali maggiori e regole.
  4. L'adolescenza: è caratterizzata da una ricerca di identità e autonomia, e aumenta l'importanza delle relazioni fra pari.

Il sistema

Ad elaborare il primo concetto di "sistema" è stato Urie Bronfenbrenner (1917-2005), uno degli esponenti principali dell'approccio ecologico, che considera l'ambiente sociale dell'individuo come il contesto dello sviluppo. Il bambino viene influenzato non solo dai microsistemi (la famiglia, o il gruppo di coetanei), ma anche l'interazione reciproca di questi contesti (microsistema genitori - microsistema insegnanti). Queste interazioni sono l'esosistema, di cui il bambino potrebbe anche risentirne. Poi c'è il macrosistema, ovvero il contesto culturale, le norme, i valori, le leggi della società.

La funzione del gioco

Il gioco è una delle attività che più favorisce la socializzazione fra i 2 e i 6 anni. Si esercitano le proprie abilità motorie e cognitive, e si impara ad attribuire significati alle azioni proprie ed altrui, a condividere e negoziare, con un continuo scambio sociale tra i bambini.
Piaget sottolinea la differenza tra il gioco di padronanza e il gioco simbolico. Nel primo il bambino effettua attività che lo divertono, ripetendo schemi comportamentali attraverso cui costruisce nuovi schemi cognitivi. Nel secondo il bambino applica gli schemi di comportamento a una situazione immaginaria o con oggetti inesistenti.

Il modello di competenza sociale di Dodge

Il modello si competenza sociale, proposto da Kenneth Dodge (1954), è un modello secondo il quale i bambini fin da piccoli ricevono una serie di stimoli, che elaborano in un comportamento. Attraverso l'interazione con i coetanei i bambini esercitano e affinano le proprie competenze sociali.

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